Attività in campo, Progetti

SENSOR: Diario di bordo di un campionamento di acqua potabile

Simona Retelletti, 13 Marzo 2020

Ci siamo finalmente. Dopo mesi di preparativi è tutto pronto per cominciare i campionamenti presso gli impianti di Acque Spa per validare il nostro sensore. Si comincia così il tour de force che per due settimane ci terrà impegnati, quasi tutti i giorni, a raccogliere, filtrare e misurare campioni di acqua potabile tra Pisa, Empoli, la Valdelsa e la Lucchesia.

Simona e Valter mentre preparano il materiale per il campionamento.

Campionamenti negli impianti di Pisa

25/02/2020 Settimana 1, Giorno 2. Sveglia alle 6:00 (per la gioia di Giovanni), ore 7:00 pronti in laboratorio a recuperare il materiale. Tutto è già stato preparato il giorno prima per fortuna. Bottiglie grandi, bottiglie piccole, filtri, siringhe, guanti, borsa frigo per conservare i campioni e tutti i DPI del caso (scarpe anti infortunistica, caschetto e gilet catarifrangente). Carichiamo tutto in macchina e via, verso il primo punto di campionamento della giornata: la centrale “Paduletto” a Vecchiano. Ore 7:45 siamo pronti ad iniziare (anche se Giovanni comincia ad esternare la necessità di un caffè). Sul posto ci attende Andrea, operatore di Acque Spa che ci accompagnerà pazientemente tutta la mattina in giro per gli impianti nei dintorni di Pisa. Dopo averci fatto vedere l’impianto cominciamo la procedura per il campionamento. Metti i guanti. Scrivi il nome sulle bottiglie (una piccola e una grande per ogni punto di campionamento). Riempi la siringa e lavala 3 volte. Lava il filtro. Filtra 60 ml di acqua nella bottiglia piccola (ricordati di sciacquarla con il campione filtrato). Riempi la bottiglia grande con l’acqua non filtrata. Segna tutto sul quaderno. Ripeti la procedura per ogni rubinetto.

Giovanni e Stefano mentre filtrano un campione all’impianto “Paduletto” di Vecchiano.

I campionamenti del primo impianto filano lisci, alle 8:10 abbiamo campionato 3 grezze (l’acqua che entra nell’impianto per essere trattata e diventare potabile) e 1 finale (l’acqua dopo essere stata trattata, quella che poi viene immessa nella rete idrica) e siamo già in macchina per andare al secondo punto. Andrea (l’addetto di Acque), dopo aver visto l’elenco di punti di campionamento dice di seguirlo. Comincia così un rally tra le stradine di Vecchiano, faccio fatica a stargli dietro ma arriviamo in men che non si dica al secondo punto, l’impianto di Avane. Nello spostarci dal secondo al terzo punto Andrea si ferma per spiegarci che l’acqua della centrale di Orzignano (il terzo punto di campionamento) è già clorata, quindi se vogliamo campionare quella ‘grezza vera’ dobbiamo fermarci al campo pozzi di Filettole.

Vasche all’interno dell’impianto di Orzignano.

Ma certo, perché non aggiungere un altro punto di campionamento? A questo punto abbiamo perso Stefano, che decidiamo di ritrovare direttamente a Orzignano. Facciamo tappa al campo pozzi di Filettole, prendiamo un paio di grezze e via, cerco di star dietro ad Andrea che sfreccia tra i paesini della lungomonte. Finalmente arriviamo all’impianto di Orzignano dove scopriamo che quel Castello che si vede dalla strada non è un castello ma uno degli impianti di Acque dove, dopo aver campionato, ci godiamo una visita guidata all’interno. Da li passiamo a San Giuliano Terme, centrale di ‘Caldaccoli’ dove Andrea ci porta sotto la centrale per farci vedere l’acqua che sgorga spontaneamente dal sottosuolo.

Sotto l’impianto di Caldaccoli c’è un posto magico dove sgorga acqua calda dal sottosuolo

Acqua sorgiva all’impianto di “Caldaccoli” a San Giuliano Terme.

Ore 10:20 pit-stop caffè (Giovanni è finalmente felice di poter fare colazione) e via alla centrale della Gabella. Segue quella di San Biagio (Pisa). Qui Stefano ci lascia e si avvia a portare i campioni in laboratorio per cominciare le misure. Io e Giovanni proseguiamo verso l’ultimo punto, la centrale di San Piero a Grado. Alle 11:40 salutiamo Andrea, finalmente libero di proseguire il suo lavoro in pace, e ce ne torniamo verso il laboratorio.

Bottino del giorno: 36 campioni di cui 7  acque finali e 11 acque grezze, 18 campioni filtrati, 18 non filtrati. Il tutto da misurare nel pomeriggio.

Primo test del sensore in laboratorio

Finalmente rientrati in laboratorio sistemiamo i campioni prelevati, laviamo il materiale di campionamento, accendo gli strumenti per le misure e andiamo a pranzo. Nel pomeriggio passo alle misure dei campioni con i due strumenti, il prototipo di sensore che abbiamo costruito e il fluorimetro da laboratorio. Queste misure ci serviranno anche per vedere se c’è corrispondenza tra i due strumenti e validare il funzionamento del nostro prototipo di sensore.

Valter in laboratorio, mentre misura alcuni dei campioni con il sensore.

36 campioni non sono pochi, alle 18:30 finisco l’ultimo campione, per fortuna Valter mi da una mano! Spengo gli strumento e sistemo tutto per ricominciare il giorno dopo (menomale che i campionamenti il mercoledì li faranno Chiara e Valter) e alle 19.30 si torna a casa!

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