Progetti
Dalla plastica alla bioplastica. Cosa cambia per l’ecosistema marino?
Negli ultimi anni, per far fronte al problema dell’eccessivo uso di plastica monouso e dell’enorme impatto che questa ha sugli ecosistemi acquatici, è stata incrementata la produzione delle bioplastiche, polimeri di origine naturale. Si parla di bioplastica quando il materiale è parzialmente o interamente di origine biologica (ad esempio mais o cellulosa) e/o se è biodegradabile (definizione da European Bioplastics). I tempi di biodegradazione variano a seconda della dimensione dell’oggetto e del tipo di bioplastica.
E’ noto l’effetto significativo della plastica sull’ecosistema marino e l’impatto sulla sua fauna, ma quale può essere l’effetto della bioplastica? Essendo un materiale maggiormente biodegradabile, l’ipotesi è che il rilascio di DOM sia maggiore rispetto alla plastica tradizionale e che quindi, a parità di quantità, il suo impatto sull’ecosistema marino potrebbe essere maggiore, almeno nel breve periodo.
Bioplastica rifiuto o risorsa?
Uno studio recente ha dimostrato che la plastica finita in mare rilascia una quantità considerevole di sostanza organica disciolta (DOM) e che questa stimola la crescita batterica, alterando la composizione e l’attività della base della rete trofica marina.
La!DOM ha deciso di portare avanti una serie di esperimenti al fine di valutare la quantità e qualità della DOM rilasciata dalle bioplastiche in mare e il suo impatto sulla comunità batterica (principale consumatori di DOM).
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Le fasi del progetto
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Valter sta misurando una matrice di fluorescenza delle sostanze rilasciate dai diversi tipi di bioplastica
Rilascio di DOM dalle bioplastiche: esperimento preliminare
Ad Agosto 2019 abbiamo condotto un esperimento preliminare per valutare il rilascio di DOM dalle bioplastiche. Abbiamo selezionato due bioplastiche (acido polilattico, PLA, e Mater-Bi), una plastica mista (polietilene tereftalato, PET) ed una plastica sintetica (Polistirene, PS). Abbiamo utilizzato oggetti in plastica monouso come posate, bicchieri, bottigliette e sacchetti. Abbiamo tagliato a pezzetti ed incubato le diverse plastiche in acqua di mare aperto per 1 mese. I risultati di questo esperimento preliminare mostrano che le bioplastiche rilasciano più DOM rispetto alla plastica tradizionale.
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Simona sta raccogliendo i campioni per l'abbondanza batterica
Verso un nuovo esperimento
Stiamo definendo un nuovo disegno sperimentale che valuti l’impatto della bioplastica sull’ecosistema marino e che tenga in considerazione i processi di fotodegradazione. Particolare attenzione sarà dedicata a studiare la biodisponibilità della DOM rilasciata dalla bioplastica per i procarioti eterotrofi (batteri marini). Siamo certi che questo nuovo progetto porterà ad importanti ed interessanti risultati. Stiamo cercando piccole imprese interessate a finanziare questo tipo di esperimenti o partner per presentare progetti futuri su questo tema.
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Simona sta raccogliendo i campioni per l'abbondanza batterica
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Attività in campo, Campagne oceanografiche, Progetti